Q10-H

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Ingredienti e tenore giornaliero

Coenzima Q10 (Ubidecarenone) 200mg, amido di riso.

Capsule: gelatina vegetale HPMC qsp 100%.

Contenuto

flacone pet, 60 capsule (peso 30g).

Modalità d’uso

1 capsula al dì.

Effetto fisiologico e caratteristiche

Il coenzima Q10 (o ubiquinone) è una molecola presente in tutte le cellule del nostro organismo, elemento fondamentale per il corretto funzionamento del mitocondrio.

Il fegato sembra essere il sito principale della biosintesi del CoQ10 nel nostro organismo, ma troviamo livelli molto elevati anche nei reni, nel cuore e nel muscolo scheletrico.

Le cellule lo utilizzano per produrre e gestire l’energia. Ha anche un effetto antiossidante. Gli antiossidanti proteggono le cellule dai danni causati dai radicali liberi, che sono sottoprodotti della normale attività cellulare altamente attivi dal punto di vista chimico.

I livelli di coenzima Q10 sembrano essere inferiori negli anziani e nei soggetti affetti da malattie croniche, come disturbi cardiaci, tumore, morbo di Parkinson, diabete, virus dell’immunodeficienza umana (HIV), AIDS e distrofie muscolari. Tuttavia a oggi non è noto se questi bassi livelli contribuiscano allo sviluppo di tali disturbi.

Funzioni del CoQ10:

  • importante antiossidante liposolubile “diretto“, protegge le membrane cellulari, sia mitocondriali che extra-mitocondriali (apparato di Golgi, lisosomi, reticolo endoplasmatico, perossisomi) dallo stress ossidativo (OS) indotto dai radicali liberi;

  • antiossidante “indiretto” perchè contribuisce alla rigenerazione di vitamina C e vitamina E;

  • ha un ruolo fondamentale nella bioenergetica mitocondriale come vettore di elettroni e protoni che favoriscono la corretta produzione di ATP (fosforilazione ossidativa);

  • ha un importante coinvolgimento nel metabolismo degli acidi grassi, del colesterolo, della pirimidina e dei lisosomi;

  • ha un ruolo diretto come mediatore diretto dell’espressione di una serie di geni, compresi quelli coinvolti nell’infiammazione.

Il coenzima Q10 (CoQ10) migliora l’aspetto della pelle, le prestazioni dell’attività fisica, la fertilità, la salute del cervello e dei polmoni e le emicranie. Nello specifico, apporta benefici alle persone affette da:

  • diabete;

  • insufficienza cardiaca;

  • Disturbi neurologici degenerativi, come il morbo di Parkinson.

Favorisce inoltre la protezione del cuore dagli effetti tossici di alcuni farmaci chemioterapici antitumorali (come doxorubicina e daunorubicina) e può ridurre i sintomi muscolari potenzialmente derivabili dall’assunzione di statine.

Negli ultimi 20 anni la mole di lavori riguardante l'efficacia clinica del Coenzima Q10 è cresciuta enormemente, descrivendone potenzialità e limiti, che illustriamo qui di seguito.

Coenzima Q10 e cuore

A livello cardiaco, dove si consumano principalmente grassi a scopo energetico e sono per questo necessari mitocondri numerosi e di grosse dimensioni, il Coenzima Q10 è particolarmente concentrato, da qui l'ipotesi che l'integrazione alimentare di ubiquinone possa in qualche modo risultare utile in presenza di cardiopatia ischemica.
In queste condizioni, maggiori livelli di Q10 potrebbero migliorare l'efficienza della catena di trasporto degli elettroni, aumentando l'energia disponibile per l'attività cardiaca ed alleviando i sintomi della malattia.
In effetti, esistono delle evidenze scientifiche che confermano tale ipotesi e, anche se vi sono studi dai risultati contradditori, il medico potrebbe consigliare un'integrazione di Q10 in appoggio alla terapia convenzionale.
Meglio caratterizzati sono invece gli effetti antipertensivi del Coenzima Q10, rivelatisi particolarmente preziosi in molti trial clinici pubblicati in letteratura.

Coenzima Q10 e sistema nervoso

Il danno ossidativo sembra costituire uno dei principali protagonisti delle patologie neurodegenerative.
L'azione lesiva dei radicali liberi dell'ossigeno sulle strutture nervose rappresenta un meccanismo patogenico tipico di malattie come il Morbo di Parkinson e la distrofia muscolare.
Da primi studi sperimentali, l'opportuna integrazione con Coenzima Q10 potrebbe bloccare i meccanismi biologici coinvolti nello sviluppo e nella progressione della patologia, offrendo uno strumento di intervento e prevenzione complementare alle classiche terapie farmacologiche. Ulteriori trial clinici potranno chiarire la reale efficacia di queste prime intuizioni.

Coenzima Q10 e sport

Recenti lavori avrebbero attribuito al Coenzima Q10 un ruolo prezioso nel miglioramento della performance atletica.
La riduzione della sensazione di fatica, una riduzione del rischio di infortuni ed un marcato calo delle concentrazioni ematiche di marcatori del danno ossidativo, costituirebbero i principali meccanismi d'azione del Coenzima Q10 in ambito sportivo.

Controindicazioni e interazioni farmacologiche

L'uso del Coenzima Q10 è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo.

In letteratura sono riportate interazioni farmacologiche degne di nota tra Coenzima Q10 e:

  • Farmaci antidiabetici, per i quali si sarebbe osservato un potenziamento dell'effetto ipoglicemizzante;

  • Farmaci anti-ipertensivi Beta-Bloccanti, responsabili dell'inibizione di alcuni enzimi Coenzima Q10 dipendenti;

  • Corticosteroidi e Doxorubicina, con variazioni dei dosaggi efficaci;

  • Warfarin, potenzialmente responsabili di un aumentato effetto anticoagulante.

  • Piperina, in grado di indurre un incremento dell'assorbimento plasmatico di Coenzima Q10.

ATTENZIONE! L'assunzione di Coenzima Q10 dovrebbe essere evitata, data l'assenza di studi a riguardo, durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno. Alcuni report clinici descrivono un potenziale effetto ipoglicemizzante del Coenzima Q10, tale da richiedere supervisione medica in pazienti affetti da diabete e contestualmente soggetti a terapia farmacologica.

Si ricorda infine la grande utilità della supplementazione con Coenzima Q10 durante terapie ipolipemizzanti con statine, alle quali si associa classicamente una carenza di tale nutriente.

N.B. Non vengono utilizzati per la preparazione del prodotto: frumento, zucchero, sale, l’amido, soia, derivati del latte, conservanti, coloranti e aromi artificiali.

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Ingredienti e tenore giornaliero

Coenzima Q10 (Ubidecarenone) 200mg, amido di riso.

Capsule: gelatina vegetale HPMC qsp 100%.

Contenuto

flacone pet, 60 capsule (peso 30g).

Modalità d’uso

1 capsula al dì.

Effetto fisiologico e caratteristiche

Il coenzima Q10 (o ubiquinone) è una molecola presente in tutte le cellule del nostro organismo, elemento fondamentale per il corretto funzionamento del mitocondrio.

Il fegato sembra essere il sito principale della biosintesi del CoQ10 nel nostro organismo, ma troviamo livelli molto elevati anche nei reni, nel cuore e nel muscolo scheletrico.

Le cellule lo utilizzano per produrre e gestire l’energia. Ha anche un effetto antiossidante. Gli antiossidanti proteggono le cellule dai danni causati dai radicali liberi, che sono sottoprodotti della normale attività cellulare altamente attivi dal punto di vista chimico.

I livelli di coenzima Q10 sembrano essere inferiori negli anziani e nei soggetti affetti da malattie croniche, come disturbi cardiaci, tumore, morbo di Parkinson, diabete, virus dell’immunodeficienza umana (HIV), AIDS e distrofie muscolari. Tuttavia a oggi non è noto se questi bassi livelli contribuiscano allo sviluppo di tali disturbi.

Funzioni del CoQ10:

  • importante antiossidante liposolubile “diretto“, protegge le membrane cellulari, sia mitocondriali che extra-mitocondriali (apparato di Golgi, lisosomi, reticolo endoplasmatico, perossisomi) dallo stress ossidativo (OS) indotto dai radicali liberi;

  • antiossidante “indiretto” perchè contribuisce alla rigenerazione di vitamina C e vitamina E;

  • ha un ruolo fondamentale nella bioenergetica mitocondriale come vettore di elettroni e protoni che favoriscono la corretta produzione di ATP (fosforilazione ossidativa);

  • ha un importante coinvolgimento nel metabolismo degli acidi grassi, del colesterolo, della pirimidina e dei lisosomi;

  • ha un ruolo diretto come mediatore diretto dell’espressione di una serie di geni, compresi quelli coinvolti nell’infiammazione.

Il coenzima Q10 (CoQ10) migliora l’aspetto della pelle, le prestazioni dell’attività fisica, la fertilità, la salute del cervello e dei polmoni e le emicranie. Nello specifico, apporta benefici alle persone affette da:

  • diabete;

  • insufficienza cardiaca;

  • Disturbi neurologici degenerativi, come il morbo di Parkinson.

Favorisce inoltre la protezione del cuore dagli effetti tossici di alcuni farmaci chemioterapici antitumorali (come doxorubicina e daunorubicina) e può ridurre i sintomi muscolari potenzialmente derivabili dall’assunzione di statine.

Negli ultimi 20 anni la mole di lavori riguardante l'efficacia clinica del Coenzima Q10 è cresciuta enormemente, descrivendone potenzialità e limiti, che illustriamo qui di seguito.

Coenzima Q10 e cuore

A livello cardiaco, dove si consumano principalmente grassi a scopo energetico e sono per questo necessari mitocondri numerosi e di grosse dimensioni, il Coenzima Q10 è particolarmente concentrato, da qui l'ipotesi che l'integrazione alimentare di ubiquinone possa in qualche modo risultare utile in presenza di cardiopatia ischemica.
In queste condizioni, maggiori livelli di Q10 potrebbero migliorare l'efficienza della catena di trasporto degli elettroni, aumentando l'energia disponibile per l'attività cardiaca ed alleviando i sintomi della malattia.
In effetti, esistono delle evidenze scientifiche che confermano tale ipotesi e, anche se vi sono studi dai risultati contradditori, il medico potrebbe consigliare un'integrazione di Q10 in appoggio alla terapia convenzionale.
Meglio caratterizzati sono invece gli effetti antipertensivi del Coenzima Q10, rivelatisi particolarmente preziosi in molti trial clinici pubblicati in letteratura.

Coenzima Q10 e sistema nervoso

Il danno ossidativo sembra costituire uno dei principali protagonisti delle patologie neurodegenerative.
L'azione lesiva dei radicali liberi dell'ossigeno sulle strutture nervose rappresenta un meccanismo patogenico tipico di malattie come il Morbo di Parkinson e la distrofia muscolare.
Da primi studi sperimentali, l'opportuna integrazione con Coenzima Q10 potrebbe bloccare i meccanismi biologici coinvolti nello sviluppo e nella progressione della patologia, offrendo uno strumento di intervento e prevenzione complementare alle classiche terapie farmacologiche. Ulteriori trial clinici potranno chiarire la reale efficacia di queste prime intuizioni.

Coenzima Q10 e sport

Recenti lavori avrebbero attribuito al Coenzima Q10 un ruolo prezioso nel miglioramento della performance atletica.
La riduzione della sensazione di fatica, una riduzione del rischio di infortuni ed un marcato calo delle concentrazioni ematiche di marcatori del danno ossidativo, costituirebbero i principali meccanismi d'azione del Coenzima Q10 in ambito sportivo.

Controindicazioni e interazioni farmacologiche

L'uso del Coenzima Q10 è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo.

In letteratura sono riportate interazioni farmacologiche degne di nota tra Coenzima Q10 e:

  • Farmaci antidiabetici, per i quali si sarebbe osservato un potenziamento dell'effetto ipoglicemizzante;

  • Farmaci anti-ipertensivi Beta-Bloccanti, responsabili dell'inibizione di alcuni enzimi Coenzima Q10 dipendenti;

  • Corticosteroidi e Doxorubicina, con variazioni dei dosaggi efficaci;

  • Warfarin, potenzialmente responsabili di un aumentato effetto anticoagulante.

  • Piperina, in grado di indurre un incremento dell'assorbimento plasmatico di Coenzima Q10.

ATTENZIONE! L'assunzione di Coenzima Q10 dovrebbe essere evitata, data l'assenza di studi a riguardo, durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno. Alcuni report clinici descrivono un potenziale effetto ipoglicemizzante del Coenzima Q10, tale da richiedere supervisione medica in pazienti affetti da diabete e contestualmente soggetti a terapia farmacologica.

Si ricorda infine la grande utilità della supplementazione con Coenzima Q10 durante terapie ipolipemizzanti con statine, alle quali si associa classicamente una carenza di tale nutriente.

N.B. Non vengono utilizzati per la preparazione del prodotto: frumento, zucchero, sale, l’amido, soia, derivati del latte, conservanti, coloranti e aromi artificiali.

Ingredienti e tenore giornaliero

Coenzima Q10 (Ubidecarenone) 200mg, amido di riso.

Capsule: gelatina vegetale HPMC qsp 100%.

Contenuto

flacone pet, 60 capsule (peso 30g).

Modalità d’uso

1 capsula al dì.

Effetto fisiologico e caratteristiche

Il coenzima Q10 (o ubiquinone) è una molecola presente in tutte le cellule del nostro organismo, elemento fondamentale per il corretto funzionamento del mitocondrio.

Il fegato sembra essere il sito principale della biosintesi del CoQ10 nel nostro organismo, ma troviamo livelli molto elevati anche nei reni, nel cuore e nel muscolo scheletrico.

Le cellule lo utilizzano per produrre e gestire l’energia. Ha anche un effetto antiossidante. Gli antiossidanti proteggono le cellule dai danni causati dai radicali liberi, che sono sottoprodotti della normale attività cellulare altamente attivi dal punto di vista chimico.

I livelli di coenzima Q10 sembrano essere inferiori negli anziani e nei soggetti affetti da malattie croniche, come disturbi cardiaci, tumore, morbo di Parkinson, diabete, virus dell’immunodeficienza umana (HIV), AIDS e distrofie muscolari. Tuttavia a oggi non è noto se questi bassi livelli contribuiscano allo sviluppo di tali disturbi.

Funzioni del CoQ10:

  • importante antiossidante liposolubile “diretto“, protegge le membrane cellulari, sia mitocondriali che extra-mitocondriali (apparato di Golgi, lisosomi, reticolo endoplasmatico, perossisomi) dallo stress ossidativo (OS) indotto dai radicali liberi;

  • antiossidante “indiretto” perchè contribuisce alla rigenerazione di vitamina C e vitamina E;

  • ha un ruolo fondamentale nella bioenergetica mitocondriale come vettore di elettroni e protoni che favoriscono la corretta produzione di ATP (fosforilazione ossidativa);

  • ha un importante coinvolgimento nel metabolismo degli acidi grassi, del colesterolo, della pirimidina e dei lisosomi;

  • ha un ruolo diretto come mediatore diretto dell’espressione di una serie di geni, compresi quelli coinvolti nell’infiammazione.

Il coenzima Q10 (CoQ10) migliora l’aspetto della pelle, le prestazioni dell’attività fisica, la fertilità, la salute del cervello e dei polmoni e le emicranie. Nello specifico, apporta benefici alle persone affette da:

  • diabete;

  • insufficienza cardiaca;

  • Disturbi neurologici degenerativi, come il morbo di Parkinson.

Favorisce inoltre la protezione del cuore dagli effetti tossici di alcuni farmaci chemioterapici antitumorali (come doxorubicina e daunorubicina) e può ridurre i sintomi muscolari potenzialmente derivabili dall’assunzione di statine.

Negli ultimi 20 anni la mole di lavori riguardante l'efficacia clinica del Coenzima Q10 è cresciuta enormemente, descrivendone potenzialità e limiti, che illustriamo qui di seguito.

Coenzima Q10 e cuore

A livello cardiaco, dove si consumano principalmente grassi a scopo energetico e sono per questo necessari mitocondri numerosi e di grosse dimensioni, il Coenzima Q10 è particolarmente concentrato, da qui l'ipotesi che l'integrazione alimentare di ubiquinone possa in qualche modo risultare utile in presenza di cardiopatia ischemica.
In queste condizioni, maggiori livelli di Q10 potrebbero migliorare l'efficienza della catena di trasporto degli elettroni, aumentando l'energia disponibile per l'attività cardiaca ed alleviando i sintomi della malattia.
In effetti, esistono delle evidenze scientifiche che confermano tale ipotesi e, anche se vi sono studi dai risultati contradditori, il medico potrebbe consigliare un'integrazione di Q10 in appoggio alla terapia convenzionale.
Meglio caratterizzati sono invece gli effetti antipertensivi del Coenzima Q10, rivelatisi particolarmente preziosi in molti trial clinici pubblicati in letteratura.

Coenzima Q10 e sistema nervoso

Il danno ossidativo sembra costituire uno dei principali protagonisti delle patologie neurodegenerative.
L'azione lesiva dei radicali liberi dell'ossigeno sulle strutture nervose rappresenta un meccanismo patogenico tipico di malattie come il Morbo di Parkinson e la distrofia muscolare.
Da primi studi sperimentali, l'opportuna integrazione con Coenzima Q10 potrebbe bloccare i meccanismi biologici coinvolti nello sviluppo e nella progressione della patologia, offrendo uno strumento di intervento e prevenzione complementare alle classiche terapie farmacologiche. Ulteriori trial clinici potranno chiarire la reale efficacia di queste prime intuizioni.

Coenzima Q10 e sport

Recenti lavori avrebbero attribuito al Coenzima Q10 un ruolo prezioso nel miglioramento della performance atletica.
La riduzione della sensazione di fatica, una riduzione del rischio di infortuni ed un marcato calo delle concentrazioni ematiche di marcatori del danno ossidativo, costituirebbero i principali meccanismi d'azione del Coenzima Q10 in ambito sportivo.

Controindicazioni e interazioni farmacologiche

L'uso del Coenzima Q10 è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo.

In letteratura sono riportate interazioni farmacologiche degne di nota tra Coenzima Q10 e:

  • Farmaci antidiabetici, per i quali si sarebbe osservato un potenziamento dell'effetto ipoglicemizzante;

  • Farmaci anti-ipertensivi Beta-Bloccanti, responsabili dell'inibizione di alcuni enzimi Coenzima Q10 dipendenti;

  • Corticosteroidi e Doxorubicina, con variazioni dei dosaggi efficaci;

  • Warfarin, potenzialmente responsabili di un aumentato effetto anticoagulante.

  • Piperina, in grado di indurre un incremento dell'assorbimento plasmatico di Coenzima Q10.

ATTENZIONE! L'assunzione di Coenzima Q10 dovrebbe essere evitata, data l'assenza di studi a riguardo, durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno. Alcuni report clinici descrivono un potenziale effetto ipoglicemizzante del Coenzima Q10, tale da richiedere supervisione medica in pazienti affetti da diabete e contestualmente soggetti a terapia farmacologica.

Si ricorda infine la grande utilità della supplementazione con Coenzima Q10 durante terapie ipolipemizzanti con statine, alle quali si associa classicamente una carenza di tale nutriente.

N.B. Non vengono utilizzati per la preparazione del prodotto: frumento, zucchero, sale, l’amido, soia, derivati del latte, conservanti, coloranti e aromi artificiali.

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