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Ingredienti e tenore giornaliero

(Haematoccus pluvialis Flotow) tallo 175mg e.s. Roxantina® 2,5% (Haematococcus 2,5% Asthaxantina), Sommacco (Rhus glabra L.) frutti polvere 175mg, Alga Klamath (Aphanizomenon flos aquae) tallo polvere 175mg. Capsule: gelatina vegetale HPMC qsp 100%.

Contenuto

30 capsule.

Modalità d’uso d’uso

1 capsula al dì.

Effetto fisiologico

SOMMACCO (Rhus Glabra L.) fructus: drenaggio dei liquidi corporei, metabolismo dei carboidrati.

HAEMATOCOCCUS PLUVIALIS TALLO: antiossidante.

Caratteristiche

KLAMATH
Non è solo l’eccezionale profilo nutrizionale a conferire a queste microalghe evidenti proprietà nutriterapiche, ma anche l’abbondante presenza in esse di specifiche molecole (ficocianine, clorofilla, cianoficine, specifici polisaccaridi, etc.) immunomodulanti, antinfiammatorie, antiossidanti ed ematopoietiche. Dopo quasi venti anni di diffusione tramite il passaparola di consumatori soddisfatti, da alcuni anni si è finalmente cominciato a realizzare importanti studi accademici sulle loro proprietà, e si possono già delineare alcune aree privilegiate in cui l’azione della Klamath risulta particolarmente marcata. In uno studio condotto da un comitato composto da 5 medici indipendenti, incluso un medico legale, sono stati vagliati migliaia di casi in cui pazienti affetti dalle più svariate patologie rivendicavano straordinari effetti di guarigione. Il comitato ha selezionato solo i circa 300 casi che rientravano entro rigidi parametri diagnostici e clinici (precisa diagnosi medica iniziale, fallimento riconosciuto del successivo trattamento medico, svolgimento del programma a base di alghe Klamath effettuato sotto continuo controllo medico).

Lo studio ha così evidenziato 8 aree in cui la Klamath ha dimostrato una chiara azione: asma, allergie, stati infiammatori, sindrome della stanchezza cronica, insufficienze immunitarie, diabete, depressione, problematiche neurologiche.

In letteratura emerge anche che l’alga Klamath:

  • agisce sul sistema immunitario come immunomodulante: stimola l’attività di macrofagi e la migrazione dei leucociti nel sangue;

  • antiossidante: betacarotene, corredato da numerosi altri carotenoidi, tra cui alpha-carotene, gamma-carotene, zeaxantina, astaxantina, luteina e licopene;

  • contiene vitamina (C, E) e minerali (selenio, zinco, manganese, etc.);

  • azione antivirale: importanti risultati su patologie che vanno dall’herpes alle varie forme di epatite;

  • metabolismo dei grassi: di normalizzare il metabolismo degli acidi grassi, riducendo al contempo colesterolo cattivo e trigliceridi;

  • stimola la crescita muscolare e organica

  • normalizzazione del metabolismo glicemico: alla riduzione dei livelli di glucosio nel plasma

  • restaura la normale permeabilità intestinale.

SOMMACCO

Rhus glabra è un arbusto deciduo a portamento con fronde aperte e rade che cresce fino a 3 m di altezza, raramente fino a 5 m. La corteccia sul legno più vecchio è liscia e di colore grigio tendente al marrone.
Ha foglie alterne, lunghe 30–50 cm, composte da 11–31 foglioline opposte accoppiate, ciascuna lunga 5–11 cm, con un margine seghettato. Le foglie diventano di colore scarlatto in autunno.
I fiori sono minuscoli, di colore verde, prodotti in fitte pannocchie erette alte 10–25 cm; i boccioli sono piccoli, ricoperti di pelo castano e portati su ramoscelli grassi e glabri.
L’antesi è nel periodo primaverile.
I frutti sono bacche di colore cremisi, sono piuttosto piccole ed hanno una forma a globo appiattito, lunghe circa 4 mm, hanno pochissima polpa e sono ricoperte da peli rossi e appiccicosi; sono raccolti in grandi pannocchie che rimangono per tutto l’inverno.
Alla fine dell’estate a volte forma galle sul lato inferiore delle foglie, causate dal parassita afide delle foglie di sommacco, Melaphis rhois. Le galle non sono dannose per l’albero.

I nativi americani mangiavano i giovani germogli di Rhus glabra come insalata.
Il frutto è acido e contiene un grande seme, ma può essere masticato (per alleviare la sete) e trasformato in una bevanda simile a una limonata.
Nel 2020, gli archeologi hanno portato alla luce una pipa in uno scavo nello stato di Washington centrale, mostrando prove chimiche che una tribù di nativi americani aveva fumato Rhus glabra da solo o in una miscela con tabacco, forse “per le sue qualità medicinali e per migliorare il sapore del fumo”.
Per uso commestibile si consumano i frutti sia crudi che cotti.
Hanno un sapore acido e sono stati utilizzati in sostituzione del succo di limone. Questi se vengono immersi per 10 – 30 minuti in acqua calda o fredda, producono una bevanda molto rinfrescante simile a una limonata (senza frizzantezza ovviamente). La miscela non deve essere bollita poiché questo rilascerà acidi tannici e renderà la bevanda astringente.
Si può consumare la radice sbucciata e consumata cruda ma, a tal proposito, si riporta una certa cautela a causa della possibile tossicità.
Si possono mangiare anche i giovani germogli sbucciati e mangiati crudi ed anche in questo caso va usata una certa cautela a causa della possibile tossicità.
Anche la corteccia è stata mangiata ed è molto gradita dai bambini; tuttavia si consiglia cautela come sopra.
Nell’impiego medicinale il Rhus glabra è stato impiegato da varie tribù native indiane del Nord America che lo usavano per trattare una varietà di disturbi.
Anche occasionalmente è usato nell’erboristeria moderna dove è usato per le sue qualità astringenti e antisettiche. Una certa cautela dovrebbe essere impiegata nell’uso di questa specie poiché può causare irritazioni cutanee. È meglio usarlo solo sotto la supervisione di un medico o professionista qualificato.
Dalla corteccia della pianta o della radice si ricava un tè che è alterativo, antisettico, astringente, galattogogo, emostatico, rubefacente e tonico.
Questo viene usato nel trattamento di diarrea, febbri, debolezza generale, mal di bocca, sanguinamento rettale, prolasso uterino, ecc..
Viene utilizzato anche per gargarismi per trattare il mal di gola ed è applicato esternamente per trattare le perdite vaginali eccessive, le ustioni e le eruzioni cutanee.
La corteccia in polvere può essere applicata come cataplasma su vecchie ulcere, è un buon antisettico.
Il tè ricavato dalle radici è, inoltre, antipasto, astringente, diuretico ed emetico.
Si utilizza anche un infuso che viene impiegato nel trattamento di raffreddori, mal di gola, minzione dolorosa, ritenzione di urina e dissenteria.
Un’infusione dei rami verdi o secchi è stata utilizzata nel trattamento della tubercolosi.
Un decotto dei rami, con le teste dei semi, è stato utilizzato per curare il prurito al cuoio capelluto e come acqua da bagno per gli arti congelati.
Il lattice della pianta è stato usato come unguento sulle piaghe.
Un tè ricavato dalle foglie veniva usato un tempo nel trattamento dell’asma, della diarrea e della stomatite.
Un impiastro preparato dalle foglie è stato utilizzato per trattare le eruzioni cutanee.
Le foglie sono state masticate per curare le gengive irritate e sono state strofinate sulle labbra per curare le labbra irritate.
Le bacche sono diuretiche, emetiche, emmenagoghe, purganti e refrigeranti; queste trovano impiego nel trattamento del diabete senile, disturbi intestinali strani, malattie febbrili, dismenorrea, ecc. vengono masticate come rimedio per l’enuresi notturna.
I fiori sono stati masticati per curare il mal di bocca.
Un decotto di fiori è stato usato come collutorio per la dentizione dei bambini.
Un infuso di fiori è stato usato come collirio per gli occhi irritati.
La pianta (parte non specificata) viene utilizzata nei rimedi omeopatici per il trattamento di condizioni quali epistassi e cefalea occipitale, flatulenza fetidi e ulcerazioni della bocca.
Tra li altri usi si ricordano quelli agroforestali.
La pianta ha un ampio apparato radicale ed è abbastanza tollerante al vento, anche se i rami possono essere spezzati con venti molto forti. Viene piantata per la stabilizzazione del suolo su pendii e bordi stradali, ed è anche usata come riparo.
Può stabilirsi rapidamente in luoghi aperti e soleggiati e quindi può essere utilizzata come specie pioniera per la creazione di boschi; inoltre i fiori sono un buon alimento per le api.
Tra gli altri usi si ricorda che le foglie sono ricche di tannino, contenendo circa il 10 – 25% ed in alcune piante questo contenuto arriva fino al 31,2%.
Anche i rametti e la radice sono ricchi di tannino.
Dal frutto si ottiene un colorante nero e uno rosso.
Dalle foglie, dalla corteccia e dalle radici si ottiene un colorante nero.
Dalle radici raccolte in primavera si ottiene un colorante arancione o giallo.
Dalla polpa degli steli si ottiene un colorante giallo chiaro.
La corteccia interna, mista a bloodroot (Sanguinaria canadensis) e la corteccia interna di prugna selvatica (Prunus sp.) è stata utilizzata per produrre un colorante giallo.
Un estratto della corteccia viene utilizzato come ingrediente nei preparati cosmetici commerciali come balsamo per la pelle.
Un estratto della corteccia, delle radici e delle bacche viene utilizzato come ingrediente nei preparati cosmetici commerciali come astringente, antiseborroico e balsamo per la pelle.
Dai semi si estrae un olio che raggiunge una consistenza simile al sego e viene utilizzato per fare candele. Queste bruciano brillantemente, anche se emettono un fumo pungente.
Il legno è morbido, leggero e fragile.
Dal punto di vista ecologico il Rhus glabra è una pianta con una distribuzione molto ampia, una popolazione numerosa, attualmente non sta subendo alcuna minaccia importante e non sono state identificate minacce future significative. La pianta è classificata come “Least Concern” nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate.

ASTHAXANTINA

Essa è una molecola estratta dall'Haematococcus pluvialis, un'alga verde nota per l'elevato potenziale antiossidante.

L'astaxantina è un carotene, pertanto una provitamina A; si tratta quindi di un elemento lipofilo, ovvero di un principio attivo termostabile che si diffonde efficacemente soprattutto nei tessuti ad alta concentrazione grassa: tessuto adiposo, sistema nervoso centrale, sistema tegumentario (pelle), polmone ecc.

L'astaxantina viene utilizzata come antifotosensibilizzante, ovvero come molecola in grado di inibire gli effetti collaterali scatenati dalla fotosensibilità; quest'ultima può essere definita come una "reazione eccessiva verso esposizioni, tendenzialmente innocue, alle radiazioni solari comprese nell'intervallo dell'ultravioletto (UVA) o del visibile".

L'astaxantina è l'antiossidante più potente "ad oggi" conosciuto; è ormai noto che i suoi effetti di protezione dai radicali liberi siano ben 550 volte più potenti del tocoferolo (vit. E).
In virtù del suo potere antiossidante, l'astaxantina risulta anche una molecola in grado di ridurre o annullare le manifestazioni cliniche della fotosensibilità. Queste sono simili ad "intense scottature solari" e rappresentano alterazioni cutanee caratterizzate da eritema, edema, papule, reazioni orticarioidi (prurito) associate a vescicole nelle zone più esposte (apice dell'orecchio, naso, guance, nuca, avambracci e dorso delle mani); più raramente, la reazione di fotosensibilità si estende a tutto il corpo.

L'astaxantina è stata sperimentata come integratore alimentare per l'incremento della fertilità nell'uomo.
Il primo studio randomizzato si è svolto in doppio cieco ed ha osservato le reazioni conseguenti all'integrazione con astaxantina naturale (AstaReal', Gustavsberg, Svezia) e placebo in maschi di un campione di coppie INFERTILI; i soggetti presentavano un liquido seminale con valori di riferimento inferiori a quelli raccomandati dal World Health Organization (WHO - organizzazione mondiale della sanità). L'integrazione alimentare con astaxantina ha determinato:

  • La RIDUZIONE della Reactive Oxygen Species (ROS - radicali liberi dell'ossigeno) nel liquido seminale

  • La RIDUZIONE sierica dell'inibina B (ormone che inibisce selettivamente la produzione di Follicle Stimulating Hormone [FSH o ormone follicolo stimolante] responsabile della produzione di spermatozoi)

  • L'AUMENTO della motilità progressiva lineare rapida degli spermatozoi

  • NESSUNA VARIAZIONE SIGNIFICATIVA della morfologia degli spermatozoi

  • L'AUMENTO dei livelli di gravidanza totale e gravidanza mensile del 54,5% e 23,1%, rispetto al gruppo di placebo che, al contrario, ha riportato valori inferiori: 11,2% e 3,6%.

Nei successivi anni, gli studi relativi all’efficacia biologica dell’astaxantina si moltiplicarono, individuando così numerose altre proprietà, come quelle:

  • antinfiammatorie;

  • neuroprotettive;

  • cardioprotettive;

  • ipolipemizzanti.

Da sottolineare infine che, sebbene sia un carotenoide, l’astaxantina non viene convertita in vitamina A nel corpo umano.

N.B. Non vengono utilizzati per la preparazione del prodotto: frumento, zucchero, sale, l’amido, soia, derivati del latte, conservanti, coloranti e aromi artificiali.

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Ingredienti e tenore giornaliero

(Haematoccus pluvialis Flotow) tallo 175mg e.s. Roxantina® 2,5% (Haematococcus 2,5% Asthaxantina), Sommacco (Rhus glabra L.) frutti polvere 175mg, Alga Klamath (Aphanizomenon flos aquae) tallo polvere 175mg. Capsule: gelatina vegetale HPMC qsp 100%.

Contenuto

30 capsule.

Modalità d’uso d’uso

1 capsula al dì.

Effetto fisiologico

SOMMACCO (Rhus Glabra L.) fructus: drenaggio dei liquidi corporei, metabolismo dei carboidrati.

HAEMATOCOCCUS PLUVIALIS TALLO: antiossidante.

Caratteristiche

KLAMATH
Non è solo l’eccezionale profilo nutrizionale a conferire a queste microalghe evidenti proprietà nutriterapiche, ma anche l’abbondante presenza in esse di specifiche molecole (ficocianine, clorofilla, cianoficine, specifici polisaccaridi, etc.) immunomodulanti, antinfiammatorie, antiossidanti ed ematopoietiche. Dopo quasi venti anni di diffusione tramite il passaparola di consumatori soddisfatti, da alcuni anni si è finalmente cominciato a realizzare importanti studi accademici sulle loro proprietà, e si possono già delineare alcune aree privilegiate in cui l’azione della Klamath risulta particolarmente marcata. In uno studio condotto da un comitato composto da 5 medici indipendenti, incluso un medico legale, sono stati vagliati migliaia di casi in cui pazienti affetti dalle più svariate patologie rivendicavano straordinari effetti di guarigione. Il comitato ha selezionato solo i circa 300 casi che rientravano entro rigidi parametri diagnostici e clinici (precisa diagnosi medica iniziale, fallimento riconosciuto del successivo trattamento medico, svolgimento del programma a base di alghe Klamath effettuato sotto continuo controllo medico).

Lo studio ha così evidenziato 8 aree in cui la Klamath ha dimostrato una chiara azione: asma, allergie, stati infiammatori, sindrome della stanchezza cronica, insufficienze immunitarie, diabete, depressione, problematiche neurologiche.

In letteratura emerge anche che l’alga Klamath:

  • agisce sul sistema immunitario come immunomodulante: stimola l’attività di macrofagi e la migrazione dei leucociti nel sangue;

  • antiossidante: betacarotene, corredato da numerosi altri carotenoidi, tra cui alpha-carotene, gamma-carotene, zeaxantina, astaxantina, luteina e licopene;

  • contiene vitamina (C, E) e minerali (selenio, zinco, manganese, etc.);

  • azione antivirale: importanti risultati su patologie che vanno dall’herpes alle varie forme di epatite;

  • metabolismo dei grassi: di normalizzare il metabolismo degli acidi grassi, riducendo al contempo colesterolo cattivo e trigliceridi;

  • stimola la crescita muscolare e organica

  • normalizzazione del metabolismo glicemico: alla riduzione dei livelli di glucosio nel plasma

  • restaura la normale permeabilità intestinale.

SOMMACCO

Rhus glabra è un arbusto deciduo a portamento con fronde aperte e rade che cresce fino a 3 m di altezza, raramente fino a 5 m. La corteccia sul legno più vecchio è liscia e di colore grigio tendente al marrone.
Ha foglie alterne, lunghe 30–50 cm, composte da 11–31 foglioline opposte accoppiate, ciascuna lunga 5–11 cm, con un margine seghettato. Le foglie diventano di colore scarlatto in autunno.
I fiori sono minuscoli, di colore verde, prodotti in fitte pannocchie erette alte 10–25 cm; i boccioli sono piccoli, ricoperti di pelo castano e portati su ramoscelli grassi e glabri.
L’antesi è nel periodo primaverile.
I frutti sono bacche di colore cremisi, sono piuttosto piccole ed hanno una forma a globo appiattito, lunghe circa 4 mm, hanno pochissima polpa e sono ricoperte da peli rossi e appiccicosi; sono raccolti in grandi pannocchie che rimangono per tutto l’inverno.
Alla fine dell’estate a volte forma galle sul lato inferiore delle foglie, causate dal parassita afide delle foglie di sommacco, Melaphis rhois. Le galle non sono dannose per l’albero.

I nativi americani mangiavano i giovani germogli di Rhus glabra come insalata.
Il frutto è acido e contiene un grande seme, ma può essere masticato (per alleviare la sete) e trasformato in una bevanda simile a una limonata.
Nel 2020, gli archeologi hanno portato alla luce una pipa in uno scavo nello stato di Washington centrale, mostrando prove chimiche che una tribù di nativi americani aveva fumato Rhus glabra da solo o in una miscela con tabacco, forse “per le sue qualità medicinali e per migliorare il sapore del fumo”.
Per uso commestibile si consumano i frutti sia crudi che cotti.
Hanno un sapore acido e sono stati utilizzati in sostituzione del succo di limone. Questi se vengono immersi per 10 – 30 minuti in acqua calda o fredda, producono una bevanda molto rinfrescante simile a una limonata (senza frizzantezza ovviamente). La miscela non deve essere bollita poiché questo rilascerà acidi tannici e renderà la bevanda astringente.
Si può consumare la radice sbucciata e consumata cruda ma, a tal proposito, si riporta una certa cautela a causa della possibile tossicità.
Si possono mangiare anche i giovani germogli sbucciati e mangiati crudi ed anche in questo caso va usata una certa cautela a causa della possibile tossicità.
Anche la corteccia è stata mangiata ed è molto gradita dai bambini; tuttavia si consiglia cautela come sopra.
Nell’impiego medicinale il Rhus glabra è stato impiegato da varie tribù native indiane del Nord America che lo usavano per trattare una varietà di disturbi.
Anche occasionalmente è usato nell’erboristeria moderna dove è usato per le sue qualità astringenti e antisettiche. Una certa cautela dovrebbe essere impiegata nell’uso di questa specie poiché può causare irritazioni cutanee. È meglio usarlo solo sotto la supervisione di un medico o professionista qualificato.
Dalla corteccia della pianta o della radice si ricava un tè che è alterativo, antisettico, astringente, galattogogo, emostatico, rubefacente e tonico.
Questo viene usato nel trattamento di diarrea, febbri, debolezza generale, mal di bocca, sanguinamento rettale, prolasso uterino, ecc..
Viene utilizzato anche per gargarismi per trattare il mal di gola ed è applicato esternamente per trattare le perdite vaginali eccessive, le ustioni e le eruzioni cutanee.
La corteccia in polvere può essere applicata come cataplasma su vecchie ulcere, è un buon antisettico.
Il tè ricavato dalle radici è, inoltre, antipasto, astringente, diuretico ed emetico.
Si utilizza anche un infuso che viene impiegato nel trattamento di raffreddori, mal di gola, minzione dolorosa, ritenzione di urina e dissenteria.
Un’infusione dei rami verdi o secchi è stata utilizzata nel trattamento della tubercolosi.
Un decotto dei rami, con le teste dei semi, è stato utilizzato per curare il prurito al cuoio capelluto e come acqua da bagno per gli arti congelati.
Il lattice della pianta è stato usato come unguento sulle piaghe.
Un tè ricavato dalle foglie veniva usato un tempo nel trattamento dell’asma, della diarrea e della stomatite.
Un impiastro preparato dalle foglie è stato utilizzato per trattare le eruzioni cutanee.
Le foglie sono state masticate per curare le gengive irritate e sono state strofinate sulle labbra per curare le labbra irritate.
Le bacche sono diuretiche, emetiche, emmenagoghe, purganti e refrigeranti; queste trovano impiego nel trattamento del diabete senile, disturbi intestinali strani, malattie febbrili, dismenorrea, ecc. vengono masticate come rimedio per l’enuresi notturna.
I fiori sono stati masticati per curare il mal di bocca.
Un decotto di fiori è stato usato come collutorio per la dentizione dei bambini.
Un infuso di fiori è stato usato come collirio per gli occhi irritati.
La pianta (parte non specificata) viene utilizzata nei rimedi omeopatici per il trattamento di condizioni quali epistassi e cefalea occipitale, flatulenza fetidi e ulcerazioni della bocca.
Tra li altri usi si ricordano quelli agroforestali.
La pianta ha un ampio apparato radicale ed è abbastanza tollerante al vento, anche se i rami possono essere spezzati con venti molto forti. Viene piantata per la stabilizzazione del suolo su pendii e bordi stradali, ed è anche usata come riparo.
Può stabilirsi rapidamente in luoghi aperti e soleggiati e quindi può essere utilizzata come specie pioniera per la creazione di boschi; inoltre i fiori sono un buon alimento per le api.
Tra gli altri usi si ricorda che le foglie sono ricche di tannino, contenendo circa il 10 – 25% ed in alcune piante questo contenuto arriva fino al 31,2%.
Anche i rametti e la radice sono ricchi di tannino.
Dal frutto si ottiene un colorante nero e uno rosso.
Dalle foglie, dalla corteccia e dalle radici si ottiene un colorante nero.
Dalle radici raccolte in primavera si ottiene un colorante arancione o giallo.
Dalla polpa degli steli si ottiene un colorante giallo chiaro.
La corteccia interna, mista a bloodroot (Sanguinaria canadensis) e la corteccia interna di prugna selvatica (Prunus sp.) è stata utilizzata per produrre un colorante giallo.
Un estratto della corteccia viene utilizzato come ingrediente nei preparati cosmetici commerciali come balsamo per la pelle.
Un estratto della corteccia, delle radici e delle bacche viene utilizzato come ingrediente nei preparati cosmetici commerciali come astringente, antiseborroico e balsamo per la pelle.
Dai semi si estrae un olio che raggiunge una consistenza simile al sego e viene utilizzato per fare candele. Queste bruciano brillantemente, anche se emettono un fumo pungente.
Il legno è morbido, leggero e fragile.
Dal punto di vista ecologico il Rhus glabra è una pianta con una distribuzione molto ampia, una popolazione numerosa, attualmente non sta subendo alcuna minaccia importante e non sono state identificate minacce future significative. La pianta è classificata come “Least Concern” nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate.

ASTHAXANTINA

Essa è una molecola estratta dall'Haematococcus pluvialis, un'alga verde nota per l'elevato potenziale antiossidante.

L'astaxantina è un carotene, pertanto una provitamina A; si tratta quindi di un elemento lipofilo, ovvero di un principio attivo termostabile che si diffonde efficacemente soprattutto nei tessuti ad alta concentrazione grassa: tessuto adiposo, sistema nervoso centrale, sistema tegumentario (pelle), polmone ecc.

L'astaxantina viene utilizzata come antifotosensibilizzante, ovvero come molecola in grado di inibire gli effetti collaterali scatenati dalla fotosensibilità; quest'ultima può essere definita come una "reazione eccessiva verso esposizioni, tendenzialmente innocue, alle radiazioni solari comprese nell'intervallo dell'ultravioletto (UVA) o del visibile".

L'astaxantina è l'antiossidante più potente "ad oggi" conosciuto; è ormai noto che i suoi effetti di protezione dai radicali liberi siano ben 550 volte più potenti del tocoferolo (vit. E).
In virtù del suo potere antiossidante, l'astaxantina risulta anche una molecola in grado di ridurre o annullare le manifestazioni cliniche della fotosensibilità. Queste sono simili ad "intense scottature solari" e rappresentano alterazioni cutanee caratterizzate da eritema, edema, papule, reazioni orticarioidi (prurito) associate a vescicole nelle zone più esposte (apice dell'orecchio, naso, guance, nuca, avambracci e dorso delle mani); più raramente, la reazione di fotosensibilità si estende a tutto il corpo.

L'astaxantina è stata sperimentata come integratore alimentare per l'incremento della fertilità nell'uomo.
Il primo studio randomizzato si è svolto in doppio cieco ed ha osservato le reazioni conseguenti all'integrazione con astaxantina naturale (AstaReal', Gustavsberg, Svezia) e placebo in maschi di un campione di coppie INFERTILI; i soggetti presentavano un liquido seminale con valori di riferimento inferiori a quelli raccomandati dal World Health Organization (WHO - organizzazione mondiale della sanità). L'integrazione alimentare con astaxantina ha determinato:

  • La RIDUZIONE della Reactive Oxygen Species (ROS - radicali liberi dell'ossigeno) nel liquido seminale

  • La RIDUZIONE sierica dell'inibina B (ormone che inibisce selettivamente la produzione di Follicle Stimulating Hormone [FSH o ormone follicolo stimolante] responsabile della produzione di spermatozoi)

  • L'AUMENTO della motilità progressiva lineare rapida degli spermatozoi

  • NESSUNA VARIAZIONE SIGNIFICATIVA della morfologia degli spermatozoi

  • L'AUMENTO dei livelli di gravidanza totale e gravidanza mensile del 54,5% e 23,1%, rispetto al gruppo di placebo che, al contrario, ha riportato valori inferiori: 11,2% e 3,6%.

Nei successivi anni, gli studi relativi all’efficacia biologica dell’astaxantina si moltiplicarono, individuando così numerose altre proprietà, come quelle:

  • antinfiammatorie;

  • neuroprotettive;

  • cardioprotettive;

  • ipolipemizzanti.

Da sottolineare infine che, sebbene sia un carotenoide, l’astaxantina non viene convertita in vitamina A nel corpo umano.

N.B. Non vengono utilizzati per la preparazione del prodotto: frumento, zucchero, sale, l’amido, soia, derivati del latte, conservanti, coloranti e aromi artificiali.

Ingredienti e tenore giornaliero

(Haematoccus pluvialis Flotow) tallo 175mg e.s. Roxantina® 2,5% (Haematococcus 2,5% Asthaxantina), Sommacco (Rhus glabra L.) frutti polvere 175mg, Alga Klamath (Aphanizomenon flos aquae) tallo polvere 175mg. Capsule: gelatina vegetale HPMC qsp 100%.

Contenuto

30 capsule.

Modalità d’uso d’uso

1 capsula al dì.

Effetto fisiologico

SOMMACCO (Rhus Glabra L.) fructus: drenaggio dei liquidi corporei, metabolismo dei carboidrati.

HAEMATOCOCCUS PLUVIALIS TALLO: antiossidante.

Caratteristiche

KLAMATH
Non è solo l’eccezionale profilo nutrizionale a conferire a queste microalghe evidenti proprietà nutriterapiche, ma anche l’abbondante presenza in esse di specifiche molecole (ficocianine, clorofilla, cianoficine, specifici polisaccaridi, etc.) immunomodulanti, antinfiammatorie, antiossidanti ed ematopoietiche. Dopo quasi venti anni di diffusione tramite il passaparola di consumatori soddisfatti, da alcuni anni si è finalmente cominciato a realizzare importanti studi accademici sulle loro proprietà, e si possono già delineare alcune aree privilegiate in cui l’azione della Klamath risulta particolarmente marcata. In uno studio condotto da un comitato composto da 5 medici indipendenti, incluso un medico legale, sono stati vagliati migliaia di casi in cui pazienti affetti dalle più svariate patologie rivendicavano straordinari effetti di guarigione. Il comitato ha selezionato solo i circa 300 casi che rientravano entro rigidi parametri diagnostici e clinici (precisa diagnosi medica iniziale, fallimento riconosciuto del successivo trattamento medico, svolgimento del programma a base di alghe Klamath effettuato sotto continuo controllo medico).

Lo studio ha così evidenziato 8 aree in cui la Klamath ha dimostrato una chiara azione: asma, allergie, stati infiammatori, sindrome della stanchezza cronica, insufficienze immunitarie, diabete, depressione, problematiche neurologiche.

In letteratura emerge anche che l’alga Klamath:

  • agisce sul sistema immunitario come immunomodulante: stimola l’attività di macrofagi e la migrazione dei leucociti nel sangue;

  • antiossidante: betacarotene, corredato da numerosi altri carotenoidi, tra cui alpha-carotene, gamma-carotene, zeaxantina, astaxantina, luteina e licopene;

  • contiene vitamina (C, E) e minerali (selenio, zinco, manganese, etc.);

  • azione antivirale: importanti risultati su patologie che vanno dall’herpes alle varie forme di epatite;

  • metabolismo dei grassi: di normalizzare il metabolismo degli acidi grassi, riducendo al contempo colesterolo cattivo e trigliceridi;

  • stimola la crescita muscolare e organica

  • normalizzazione del metabolismo glicemico: alla riduzione dei livelli di glucosio nel plasma

  • restaura la normale permeabilità intestinale.

SOMMACCO

Rhus glabra è un arbusto deciduo a portamento con fronde aperte e rade che cresce fino a 3 m di altezza, raramente fino a 5 m. La corteccia sul legno più vecchio è liscia e di colore grigio tendente al marrone.
Ha foglie alterne, lunghe 30–50 cm, composte da 11–31 foglioline opposte accoppiate, ciascuna lunga 5–11 cm, con un margine seghettato. Le foglie diventano di colore scarlatto in autunno.
I fiori sono minuscoli, di colore verde, prodotti in fitte pannocchie erette alte 10–25 cm; i boccioli sono piccoli, ricoperti di pelo castano e portati su ramoscelli grassi e glabri.
L’antesi è nel periodo primaverile.
I frutti sono bacche di colore cremisi, sono piuttosto piccole ed hanno una forma a globo appiattito, lunghe circa 4 mm, hanno pochissima polpa e sono ricoperte da peli rossi e appiccicosi; sono raccolti in grandi pannocchie che rimangono per tutto l’inverno.
Alla fine dell’estate a volte forma galle sul lato inferiore delle foglie, causate dal parassita afide delle foglie di sommacco, Melaphis rhois. Le galle non sono dannose per l’albero.

I nativi americani mangiavano i giovani germogli di Rhus glabra come insalata.
Il frutto è acido e contiene un grande seme, ma può essere masticato (per alleviare la sete) e trasformato in una bevanda simile a una limonata.
Nel 2020, gli archeologi hanno portato alla luce una pipa in uno scavo nello stato di Washington centrale, mostrando prove chimiche che una tribù di nativi americani aveva fumato Rhus glabra da solo o in una miscela con tabacco, forse “per le sue qualità medicinali e per migliorare il sapore del fumo”.
Per uso commestibile si consumano i frutti sia crudi che cotti.
Hanno un sapore acido e sono stati utilizzati in sostituzione del succo di limone. Questi se vengono immersi per 10 – 30 minuti in acqua calda o fredda, producono una bevanda molto rinfrescante simile a una limonata (senza frizzantezza ovviamente). La miscela non deve essere bollita poiché questo rilascerà acidi tannici e renderà la bevanda astringente.
Si può consumare la radice sbucciata e consumata cruda ma, a tal proposito, si riporta una certa cautela a causa della possibile tossicità.
Si possono mangiare anche i giovani germogli sbucciati e mangiati crudi ed anche in questo caso va usata una certa cautela a causa della possibile tossicità.
Anche la corteccia è stata mangiata ed è molto gradita dai bambini; tuttavia si consiglia cautela come sopra.
Nell’impiego medicinale il Rhus glabra è stato impiegato da varie tribù native indiane del Nord America che lo usavano per trattare una varietà di disturbi.
Anche occasionalmente è usato nell’erboristeria moderna dove è usato per le sue qualità astringenti e antisettiche. Una certa cautela dovrebbe essere impiegata nell’uso di questa specie poiché può causare irritazioni cutanee. È meglio usarlo solo sotto la supervisione di un medico o professionista qualificato.
Dalla corteccia della pianta o della radice si ricava un tè che è alterativo, antisettico, astringente, galattogogo, emostatico, rubefacente e tonico.
Questo viene usato nel trattamento di diarrea, febbri, debolezza generale, mal di bocca, sanguinamento rettale, prolasso uterino, ecc..
Viene utilizzato anche per gargarismi per trattare il mal di gola ed è applicato esternamente per trattare le perdite vaginali eccessive, le ustioni e le eruzioni cutanee.
La corteccia in polvere può essere applicata come cataplasma su vecchie ulcere, è un buon antisettico.
Il tè ricavato dalle radici è, inoltre, antipasto, astringente, diuretico ed emetico.
Si utilizza anche un infuso che viene impiegato nel trattamento di raffreddori, mal di gola, minzione dolorosa, ritenzione di urina e dissenteria.
Un’infusione dei rami verdi o secchi è stata utilizzata nel trattamento della tubercolosi.
Un decotto dei rami, con le teste dei semi, è stato utilizzato per curare il prurito al cuoio capelluto e come acqua da bagno per gli arti congelati.
Il lattice della pianta è stato usato come unguento sulle piaghe.
Un tè ricavato dalle foglie veniva usato un tempo nel trattamento dell’asma, della diarrea e della stomatite.
Un impiastro preparato dalle foglie è stato utilizzato per trattare le eruzioni cutanee.
Le foglie sono state masticate per curare le gengive irritate e sono state strofinate sulle labbra per curare le labbra irritate.
Le bacche sono diuretiche, emetiche, emmenagoghe, purganti e refrigeranti; queste trovano impiego nel trattamento del diabete senile, disturbi intestinali strani, malattie febbrili, dismenorrea, ecc. vengono masticate come rimedio per l’enuresi notturna.
I fiori sono stati masticati per curare il mal di bocca.
Un decotto di fiori è stato usato come collutorio per la dentizione dei bambini.
Un infuso di fiori è stato usato come collirio per gli occhi irritati.
La pianta (parte non specificata) viene utilizzata nei rimedi omeopatici per il trattamento di condizioni quali epistassi e cefalea occipitale, flatulenza fetidi e ulcerazioni della bocca.
Tra li altri usi si ricordano quelli agroforestali.
La pianta ha un ampio apparato radicale ed è abbastanza tollerante al vento, anche se i rami possono essere spezzati con venti molto forti. Viene piantata per la stabilizzazione del suolo su pendii e bordi stradali, ed è anche usata come riparo.
Può stabilirsi rapidamente in luoghi aperti e soleggiati e quindi può essere utilizzata come specie pioniera per la creazione di boschi; inoltre i fiori sono un buon alimento per le api.
Tra gli altri usi si ricorda che le foglie sono ricche di tannino, contenendo circa il 10 – 25% ed in alcune piante questo contenuto arriva fino al 31,2%.
Anche i rametti e la radice sono ricchi di tannino.
Dal frutto si ottiene un colorante nero e uno rosso.
Dalle foglie, dalla corteccia e dalle radici si ottiene un colorante nero.
Dalle radici raccolte in primavera si ottiene un colorante arancione o giallo.
Dalla polpa degli steli si ottiene un colorante giallo chiaro.
La corteccia interna, mista a bloodroot (Sanguinaria canadensis) e la corteccia interna di prugna selvatica (Prunus sp.) è stata utilizzata per produrre un colorante giallo.
Un estratto della corteccia viene utilizzato come ingrediente nei preparati cosmetici commerciali come balsamo per la pelle.
Un estratto della corteccia, delle radici e delle bacche viene utilizzato come ingrediente nei preparati cosmetici commerciali come astringente, antiseborroico e balsamo per la pelle.
Dai semi si estrae un olio che raggiunge una consistenza simile al sego e viene utilizzato per fare candele. Queste bruciano brillantemente, anche se emettono un fumo pungente.
Il legno è morbido, leggero e fragile.
Dal punto di vista ecologico il Rhus glabra è una pianta con una distribuzione molto ampia, una popolazione numerosa, attualmente non sta subendo alcuna minaccia importante e non sono state identificate minacce future significative. La pianta è classificata come “Least Concern” nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate.

ASTHAXANTINA

Essa è una molecola estratta dall'Haematococcus pluvialis, un'alga verde nota per l'elevato potenziale antiossidante.

L'astaxantina è un carotene, pertanto una provitamina A; si tratta quindi di un elemento lipofilo, ovvero di un principio attivo termostabile che si diffonde efficacemente soprattutto nei tessuti ad alta concentrazione grassa: tessuto adiposo, sistema nervoso centrale, sistema tegumentario (pelle), polmone ecc.

L'astaxantina viene utilizzata come antifotosensibilizzante, ovvero come molecola in grado di inibire gli effetti collaterali scatenati dalla fotosensibilità; quest'ultima può essere definita come una "reazione eccessiva verso esposizioni, tendenzialmente innocue, alle radiazioni solari comprese nell'intervallo dell'ultravioletto (UVA) o del visibile".

L'astaxantina è l'antiossidante più potente "ad oggi" conosciuto; è ormai noto che i suoi effetti di protezione dai radicali liberi siano ben 550 volte più potenti del tocoferolo (vit. E).
In virtù del suo potere antiossidante, l'astaxantina risulta anche una molecola in grado di ridurre o annullare le manifestazioni cliniche della fotosensibilità. Queste sono simili ad "intense scottature solari" e rappresentano alterazioni cutanee caratterizzate da eritema, edema, papule, reazioni orticarioidi (prurito) associate a vescicole nelle zone più esposte (apice dell'orecchio, naso, guance, nuca, avambracci e dorso delle mani); più raramente, la reazione di fotosensibilità si estende a tutto il corpo.

L'astaxantina è stata sperimentata come integratore alimentare per l'incremento della fertilità nell'uomo.
Il primo studio randomizzato si è svolto in doppio cieco ed ha osservato le reazioni conseguenti all'integrazione con astaxantina naturale (AstaReal', Gustavsberg, Svezia) e placebo in maschi di un campione di coppie INFERTILI; i soggetti presentavano un liquido seminale con valori di riferimento inferiori a quelli raccomandati dal World Health Organization (WHO - organizzazione mondiale della sanità). L'integrazione alimentare con astaxantina ha determinato:

  • La RIDUZIONE della Reactive Oxygen Species (ROS - radicali liberi dell'ossigeno) nel liquido seminale

  • La RIDUZIONE sierica dell'inibina B (ormone che inibisce selettivamente la produzione di Follicle Stimulating Hormone [FSH o ormone follicolo stimolante] responsabile della produzione di spermatozoi)

  • L'AUMENTO della motilità progressiva lineare rapida degli spermatozoi

  • NESSUNA VARIAZIONE SIGNIFICATIVA della morfologia degli spermatozoi

  • L'AUMENTO dei livelli di gravidanza totale e gravidanza mensile del 54,5% e 23,1%, rispetto al gruppo di placebo che, al contrario, ha riportato valori inferiori: 11,2% e 3,6%.

Nei successivi anni, gli studi relativi all’efficacia biologica dell’astaxantina si moltiplicarono, individuando così numerose altre proprietà, come quelle:

  • antinfiammatorie;

  • neuroprotettive;

  • cardioprotettive;

  • ipolipemizzanti.

Da sottolineare infine che, sebbene sia un carotenoide, l’astaxantina non viene convertita in vitamina A nel corpo umano.

N.B. Non vengono utilizzati per la preparazione del prodotto: frumento, zucchero, sale, l’amido, soia, derivati del latte, conservanti, coloranti e aromi artificiali.

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