QUANDO LA MEDICINA ERA UNA COSA SERIA…“l’Omeopatia sta alla medicina allopatica come la meccanica quantistica sta alla meccanica newtoniana”

Il prof. Susskind, fisico teorico docente alla Stanford University e pioniere della teoria delle stringhe (o meglio delle corde), nel suo testo “Meccanica quantistica, il minimo indispensabile per fare della buona fisica” (testo che consiglio a chi volesse approfondire), dice che la meccanica quantistica è molto “più fondamentale” della meccanica classica e andrebbe quindi studiata per prima, perchè la teoria quantistica spiega veramente e fornisce una descrizione esatta di qualsiasi sistema fisico, mentre la meccanica classica è, di essa, una grossolana approssimazione.

Stessa cosa si può dire della medicina allopatica che è una grossolana approssimazione della medicina omeopatica! (affermazione “forte” di cui mi assumo ogni responsabilità, ovviamente spiegando di seguito il perchè).

Purtroppo tutto ciò che è controintuitivo viene visto con sospetto e, siccome spesso è anche molto complesso da comprendere, si preferisce ignorarlo e bistrattarlo, salvo poi usarne i benefici seppur nella totale inconsapevolezza (oggigiorno tutto funziona grazie alla teoria quantistica, eppure la maggioranza delle persone non lo sa e tantomeno conosce almeno i fondamenti di questa teoria).

La meccanica quantistica condivide molto con la medicina omeopatica (che potrebbe benissimo essere definita medicina quantistica), a partire dal fatto di essere entrambe “controintuitive” e di occuparsi di ciò che viene definito infinitamente piccolo.

Infatti, la differenza fondamentale fra meccanica classica e meccanica quantistica è che nella seconda è fondamentale la costante di Planck [h=energia x tempo che vale 6,62618·10^-34 J·s, quindi una misura infinitamente piccola], mentre dove “h” è trascurabile, quindi si può effettuare una grossolana approssimazione, i fenomeni da quantistici passano a essere classici (ricordo che la meccanica quantistica è nata a inizio 1900, prima esisteva solo la meccanica classica).

Ma cosa rende questa teoria fisica così controintuitiva e cosa la accomuna così tanto alla medicina omeopatica?

La meccanica quantistica è controintuitiva sostanzialmente per 2 motivi:

  • perchè descrive la Natura in termini di numeri complessi;

  • per via del fenomeno chiamato “entanglement”, caratteristica essenziale della meccanica quantistica.

La prima motivazione è puramente matematica però di valore fondamentale, perchè ci spiega come i numeri reali non siano altro che numeri complessi con la parte immaginaria uguale a 0 (ricordo che un numero complesso è un numero che si può scrivere come: z=x+√-1y=x+iy, dove x è la parte reale mentre y la parte immaginaria).

Volendo estendere il concetto e fare un parallelismo con le culture orientali, i numeri complessi dimostrano come gli Antichi avessero ragione nel dire che il mondo è “maya” (tra l’altro il velo di Maya è anche il centro della filosofia di Schopenhauer, come espresso nel suo capolavoro “Il mondo ocme volontà e rappresentazione”), ovvero illusione, proprio perchè un numero “reale” non è niente altro che un numero “complesso” spogliato della sua parte immaginaria.

La seconda motivazione, il fenomeno dell’entanglement, è forse ancora più controintuitivo (infatti ancora oggi viene spesso ignorato, seppur possa addirittura spiegare il simbolo orientale del Tao), perchè afferma come pur conoscendo tutto di un sistema fisico, non si sa nulla delle sue parti, mettendo in discussione fortemente il nostro modo di considerare il mondo fisico, di ciò che è “reale” e di ciò che non lo è.

Esisterebbe ancora una terza motivazione, spesso non citata nei testi in questi termini, ma che cito perchè foriera di interpretazioni spesso distorte e strumentalizzata all’inverosimile da chi si riempie la bocca con la parola “quantistico” senza mai aver aperto un libro di fisica e sapendone ben poco.

Questa terza motivazione è che qualsiasi sistema fisico osservato, cambia proprio nel momento che interviene l’osservatore!

Solo su questo terzo punto si basano le miriadi di libri scritti dove si afferma che ognuno crea la propria realtà, affermazione assolutamente vera e basata sì sulla fisica quantistica (collassare la funziona d’onda), però spiegata in maniera in maniera errata, distorcendo tutto il significato e le correlazioni con le filosofie orientali.

Senza uscire troppo dal seminato ma volendo rimanere nel campo fisico-medico, è sicuramente certo, come afferma anche Rudolf Steiner nei suoi scritti (seppur in termini più filosofici e meno fisici), che la Guarigione o è quantistica o non è!

Come è vero che la Guarigione deve necessariamente partire dall’interno (dalla nostra parte più “eterica” perchè senza vera volontà di Guarire e senza accettazione dei propri “mostri interni” nulla può avvenire), è altrettanto vero che senza intervento esterno “entangled” (il medico-guaritore dovrebbe essere lo strumento esterno che, con il consenso dell’ammalato, porta questo intervento facendo incontrare il malato con la parte più vera di se stesso e con ciò che lo ha fatto ammalare), con la nostra parte più intima, questa stessa Guarigione non è possibile, intendendo che, parafrasando nuovamente Steiner: “Guarire non significa semplicemente procurare un rimedio, ma organizzare l'intera vita sì che il corpo possa comportarsi in modo appropriato verso ciò che gli si presenta”.

Come diceva Ippocrate padre della medicina (purtroppo anche lui tirato in ballo quasi sempre a sproposito e su argomenti tra i più disparati!), se si vuole Guarire veramente bisogna abbandonare tutto ciò che ci ha fatto ammalare, situazione apparentemente tra le più semplici, ma invero molto difficile nella maggioranza dei casi.

Mi rendo conto che questo articolo, dovendo trattare di temi “complessi”, può risultare non di immediata comprensione (anche perchè leggete qualcosa di inedito), cercherò quindi, sinteticamente ma cercando di essere esaustivo, di spiegare ulteriormente cosa accomuna in maniera così intima la meccanica quantistica con la medicina omeopatia, unica e vera medicina!

Innanzitutto va ricordato che Ippocrate descriveva due vie di Guarigione, dove la “via vera” era quella omeopatica e quella “falsa” era quella allopatica.

Vero e falso qui vanno semplicemente intesi come due facce di una stessa medaglia, quei “bit” (o qubit) che conosciamo molto bene perchè riempiono la nostra vita iper-tecnologica.

Quindi per “via vera” è da intendersi la medicina più completa e che può portare a Guarigione, come la teoria quantistica è la più completa comprendendo tutti i sistemi fisici e riuscendo a spiegare tutti i fenomeni, mentre per “via falsa” è da intendersi una via più grossolana, quella allopatica appunto, dove spesso anche per esigenza o scarsa conoscenza e consapevolezza, si preferisce una approssimazione maggiore.

Qui è necessario puntualizzare che nessuno denigra la medicina allopatica che, nata per sedare il dolore, è utilissima quando si tratta di manifestazioni acute, di urgenze e di tutte quelle situazioni dove è consentita una approssimazione simile a quella della meccanica classica, quando però si parla di “Guarigione”, di terapia di precisione e personalizzata, per forza di cose bisogna diminuire al minimo l’approssimazione, rivolgendosi alla medicina omeopatica che, grazie ai suoi principi (in primis il Principio del Simile), è l’unica in grado di portare veramente a quella Guarigione citata poc’anzi e illustrata magistralmente da Hahnemann nel paragrafo §9 del Suo Organon: “Nello stato sano dell'Uomo comanda illimitatamente (autocrazia) la Forza Vitale di tipo spirituale che vivifica come dynamis il corpo materiale (organismo) e tiene tutte le parti di esso in andamento di vita mirabilmente armonico in sentimenti ed attività, così che il nostro spirito ragionevole che dentro vi abita si può servire libermente di questo strumento sano, vitale, per lo scopo superiore della nostra esistenza”.

Questi concetti, seppur controintuitivi perchè siamo portati a ragionare solo in termini di materia, vanno compresi, come va compreso che un PC non potrebbe esistere senza applicare la teoria quantistica quindi, semplicemente per onestà intellettuale e per affermare la verità, bisogna dire sinceramente come stanno le cose, anche a costo di risultare impopolari o “folli”.

Aggiungo inoltre che Omeopatia non è soltanto assumere rimedi diluiti e dinamizzati, perchè se gli stessi vengono prescritti in maniera grossolana, imprecisa e non rispettando il principio dei simili, non si fa omeopatia ma allopatia con rimedi omeopatici!

Questo è molto importante, perchè è il principio diagnostico alla base e l’applicazione dei vari principi omeopatici che determina se la cura è omeopatica o allopatica, non il rimedio usato.

Infatti quando si effettua una cardioversione, quando si somministra adrenalina nello shock anafilattico o quando si immerge la parte ustionata in acqua calda, si fa Omeopatia, perchè si segue alla lettera il Principio dei Simili!

Non mi dilungo oltre nella trattazione perchè ci sono già tanti concetti da metabolizzare e ci sarà modo in futuro di approfondire e spiegare meglio ciò che può risultare poco chiaro o più ostico da comprendere, ci tengo solo a precisare, per concludere, che quando si viene in visita omeopatica, vengono applicati tutti i principi fondamentali della meccanica quantistica, perchè il medico funge da osservatore esterno che già solo con il suo fare e la sua empatia modifica lo stato del malato (quasi sempre il malato sta già meglio dopo la visita solo per averla fatta); si applica quindi il principio fondamentale dell’entanglement con la famosa equazione di Dirac (la forma corretta la trovate sotto, è quella con il segno - davanti a m), data dall’osservazione che il medico effettua e collassa quindi una determinata funzione d’onda (atta a iniziare la Guarigione nel malato) e si risolve quindi per ogni malato la famosa equazione di Schrodinger (equazione fondamentale e più importante in meccanica quantistica), perchè il rimedio omeopatico unitario (i complessi non rientrano in questo), viene prescritto in modo unico e univoco per quel dato malato in quel determinato tempo e luogo ed è quindi fondamentale che il rimedio personale sia solo 1 in un dato momento, perchè non potendo conoscere tutto di ogni parte seppur avendo informazioni complete del malato (date dal racconto anamnestico, dalle analisi ematochimiche, strumentali e quant’altro), è fondamentale e necessario immettere nel “sistema malato” una frequenza coerente determinata dalla totalità dei sintomi e dei “dati” che abbiamo a disposizione, così da iniziare il percorso di guarigione che è, appunto, un percorso (e come tale va inteso).

La medicina allopatica quindi fotografa e si occupa in maniera molto grossolana del singolo fotogramma, la medicina omeopatica invece, grazie alle conoscenze approfondite proprie della teoria quantistica (nella fattispecie e campo mio personale di ricerca dell’elettrodinamica quantistica coerente, anche in tributo ai compianti proff. Emilio De Giudice e Giuliano Preparata, di cui parlerò nella prossima Conferenza internazionale di fisica a Boston, insieme al premio Nobel 1999 prof. Gerard 't Hooft e altri illustri scienziati di Harvard), si occupa dell’intero “film”, cercando di “correggere” nel percorso di cura tutto ciò che nella storia di vita ha creato incoerenza e quindi fatto ammalare.

Per ora mi fermo qui, ci sarà modo in futuro di approfondire e con questo quarto e ultimo articolo termino la parte introduttiva e basilare (come basilari sono i 4 postulati della meccanica quantistica e i 4 principi cardine dell’Omeopatia, relativi alla Legge di Guarigione Universale della Natura), con l’augurio, visto quanto di inedito e particolare è stato scritto, di aver stimolato riflessioni e acceso qualche lampadina nel lettore.

(c) dott. D. Tomassone MD PhD

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QUANDO LA MEDICINA ERA UNA COSA SERIA…“dimostro che l’Omeopatia NON è assolutamente effetto placebo”